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Riflessologia plantare

Un po’ di storia, dal sito F.I.R.P. Federazione Italiana Riflessologia del Piede

“La riflessologia non è una tecnica originaria dell’Oriente, come si è sempre creduto. Ci sono prove che abbia radici anche in Occidente, sia in Africa sia in America e che molti popoli antichi fossero a conoscenza della possibilità di agire sui nostri organi interni attraverso i piedi. Tra le tracce più importanti, nel mondo occidentale, troviamo l’ormai famosa pittura murale raffigurante il ‘medico’ (si suppone) mentre stimola i piedi e le mani di un paziente. Tale raffigurazione è stata rinvenuta in Egitto, a Saqquarah, all’interno della tomba di Akhmahor, detta ‘la tomba del medico’, risalente all’inizio della VI Dinastia (circa 2330 a.C.). I geroglifici tradotti da esperti egittologi riportano questa frase ‘…guariscimi, ma non farmi male…’.

Anche in America la riflessologia era conosciuta e praticata presso diverse tribù indigene. Per secoli le tribù Cherokee del North Carolina hanno riconosciuto l’importanza del ruolo che ha il piede nel mantenimento dell’equilibrio fisico, mentale e spirituale e ancor oggi, il ‘Clan dell’Orso’ che vive alle pendici dei monti Allegheny, custodisce e pratica le antiche tradizioni dei guaritori.

In Italia, nel 1500 lo scultore Benvenuto Cellini, scrisse nella sua autobiografia di essere stato trattato ‘per dolori diffusi nel corpo, mediante robuste pressioni sulle dita delle mani e dei piedi’. Nell’Europa centrale, intorno al 1582, i medici Adamus e A’tatis scrissero un libro sulla Terapia Zonale descrivendo metodi molto simili alla riflessologia. In Inghilterra, intorno al 1890, Sir Henry Head, medico e ricercatore, condusse studi neurologici sui punti riflessi, e scoprì che alcune zone della pelle sviluppavano una ipersensibilità alla pressione quando un organo, collegato a tali zone da terminazioni nervose, non funzionava in modo efficiente.

Nel 1912 questa tecnica viene riportata all’attenzione del mondo occidentale da William M. Fitzgerald, otorinolaringoiatra, nato negli Stati Uniti, che lavorò a Londra e a Vienna. Le sue osservazioni e scoperte su certi effetti, soprattutto analgesici, ottenuti esercitando delle pressioni in punti ben precisi delle mani e dei piedi, diedero l’avvio a quella che è oggi la moderna reflessologia. Nel 1917 Fitzgerald pubblicò un libro molto interessante sulle sue scoperte, intitolato: ‘Terapia zonale, come alleviare il dolore a casa propria’. Non ebbe molto successo nel mondo medico, tranne che per l’attenzione prestata a questo scritto dal Dott. J. Riley e dalla sua assistente Eunice Ingham che approfondirono il lavoro di Fitzgerald mettendo in rapporto i punti sensibili dei piedi con l’anatomia dell’organismo, e tracciando una prima mappa delle zone del piede, messe in relazione con gli organi del corpo umano. Da una prima fase sperimentale si passò ad un assetto tecnico e sistematico e, con poche modifiche, tale mappa è giunta fino a noi.

In Europa la tecnica riflessologica si è consolidata intorno al 1960 grazie all’opera di alcune allieve della Ingham, come Hanne Marquardt in Germania e Doreen Bayly in Gran Bretagna. In Italia la Riflessologia viene introdotta da Elipio Zamboni, massofisioterapista e fisioterapista diplomato in Riflessologia nel 1974 presso la scuola di Hanne Marquardt.

Nel 1984 Zamboni riunisce la prima associazione di riflessologia plantare (A.I.R.P.), divenuta poi la Federazione Italiana Riflessologia del Piede nel 1987, che si propone di promuovere lo studio, la diffusione, lo sviluppo e la ricerca della riflessologia plantare.”


In cosa consiste un trattamento di riflessologia plantare con me?

Dopo aver liberato i piedi dalle calzature, troverai una posizione comoda sul lettino, parleremo un po’ e stabiliremo un primo “contatto”. In seguito inizierò a fare delle pressioni fisse o con movimenti circolari – digitopressione – e il classico movimento “a bruco” con il pollice in specifici punti e aree reperibili su tutto il piede, sia sulla pianta che sul dorso che lateralmente. In questo modo è possibile agire indirettamente sul sistema nervoso, sul sistema endocrino e così via sull'intero organismo, con una rapida risposta a livello di riequilibrio energetico generale. I piedi sono un concentrato di stimoli neurologici, vascolari e circolatori. Va da sé che qualsiasi massaggio, non prolungato e pesante, su questa parte del corpo, provochi solitamente una sensazione di benessere e rilassamento. Nel caso di un trattamento professionale di riflessologia plantare, occorrono una buona preparazione ed una competenza più ad ampio raggio, per riuscire ad intuire i possibili collegamenti da fare e applicarli al meglio così da risultare efficaci. La riflessologia può essere utile ad ogni età, sostenendo validamente altre metodiche e senza mai sostituirsi alle cure mediche previste. I bambini stessi possono trarne beneficio in caso di coliche o iperattività, ma anche di bruxismo o balbuzie.

L'azione svolta nel riequilibrio della tua forza vitale la rende uno strumento preventivo naturale, capace di favorire la depurazione del tuo organismo e di potenziare energeticamente il tuo sistema immunitario e psico-fisico. Grazie a ciò possono innescarsi, come conseguenza, una azione antalgica e antinfiammatoria – in caso di dolori articolari, artrosi cervicale, mal di schiena, sciatalgia, emicrania/cefalea, vertigini, sindrome del tunnel carpale, fibromialgia – e una azione di armonizzazione funzionale – in caso di disturbi mestruali, irregolarità del ciclo, menopausa, insonnia, ansia, disturbi intestinali, stipsi, colite, disturbi legati alla circolazione linfatica e/o venosa.

Da diversi anni questa tecnica ha iniziato a farsi strada anche in diversi ospedali italiani, ad esempio al Policlinico Gemelli è ufficialmente inserita fra le terapie complementari del Centro di Cure Integrate per la Senologia, come supporto al controllo dei sintomi correlati ai trattamenti chirurgici e farmacologici. (*)

Pur seguendo linee guida comuni, il trattamento, della durata di un’ora, è calibrato su di te e sulla tua capacità ricettiva. Il costo è 45€. Riflessologia e Naturopatia, per il mio modo di operare, sono indissolubili: mentre effettuo il trattamento di riflessologia plantare, il mio sguardo da naturopata e la mia preparazione entrano in campo creando un intervento sinergico. Dopo il primo incontro, di solito viene concordato un programma di sei/sette trattamenti consecutivi (una o due volte a settimana), così da cogliere a pieno gli effetti benefici della pratica. Nel caso di bambini/e il trattamento ha durata e costo inferiori.

La riflessologia del piede connette alla terra, rafforza il radicamento e la centratura psico-emotiva, risveglia le risorse interiori, favorisce una percezione più lucida e consapevole dell’intero corpo.

La mia esperienza in naturopatia e riflessologia è ventennale (2004), seguo regolarmente corsi di aggiornamento, webinar formativi, seminari e convegni. Sono socia F.I.R.P. – Federazione Italiana Riflessologia del Piede e dei Punti Riflessi – e socia del Movimento Libere DBN Discipline Bio Naturali.

Per conoscere meglio la Naturopatia clicca qui.


(*)Approfondimenti: Miami, 4 Novembre 2016 - Presentati a Miami i risultati del Servizio di Terapie Integrate del Policlinico Gemelli

Riflessologia energetica delle mani

Anche sulle tue mani sono reperibili alcuni punti riflessi. Utilizzo questa tecnica per farti raggiungere un profondo rilassamento, soprattutto quando le tensioni si accumulano nella parte superiore del tuo corpo. Oppure quando senti il bisogno di una piacevole “coccola”. I movimenti lenti e ritmati, le digitopressioni e l’utilizzo degli oli essenziali possono aiutarti a liberare emozioni congeste, apportando una sensazione di apertura e benessere. La durata è di circa quaranta minuti, il costo è 45€.

Le mani rappresentano il nostro “dare e ricevere” nel mondo.